Ciascun individuo ha tratti di personalità, che possono essere definiti come modi prevalenti di percepire, rapportarsi e pensare su cui si basa la relazione con se stessi e con l'ambiente. Ad esempio, c'è chi tende spesso a chiedere il supporto degli altri e chi, all'opposto, fatica ad accettare l'aiuto altrui; chi è più schivo e riservato e chi, invece, va in cerca di attenzione e ammirazione; chi ripone molta fiducia nel prossimo e chi, al contrario, è diffidente e sospettoso. I disturbi di personalità sono caratterizzati da tratti di personalità comuni (più o meno accentuati nei diversi individui) che tuttavia si manifestano in modo molto rigido e marcato, generando insoddisfazione, sofferenza e difficoltà interpersonali.
Disturbo evitante di personalità
Un quadro pervasivo di inibizione sociale, sentimenti di inadeguatezza e ipersensibilità al giudizio negativo, che compare entro la prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti, come indicato da quattro (o più) dei seguenti elementi:
evita attività lavorative che implicano un significativo contatto interpersonale, poiché teme di essere criticato, disapprovato, o rifiutato.
è riluttante nell’entrare in relazione con persone, a meno che non sia certo di piacere.
è inibito nelle relazioni intime per il timore di essere umiliato o ridicolizzato.
si preoccupa di essere criticato o rifiutato in situazioni sociali.
è inibito in situazioni interpersonali nuove per sentimenti di inadeguatezza.
si vede come socialmente inetto, personalmente non attraente, o inferiore agli altri.
è insolitamente riluttante ad assumere rischi personali o ad ingaggiarsi in qualsiasi nuova attività, poiché questo può rivelarsi imbarazzante.
Disturbo dipendente di personalità
Una necessità pervasiva di essere accuditi che determina comportamento sottomesso e dipendente e timore della separazione, che compare nella prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti, come indicato da cinque (o più) dei seguenti elementi:
ha difficoltà a prendere le decisioni quotidiane senza un'eccessiva quantità di consigli e rassicurazioni.
ha bisogno che altri si assumano le responsabilità per la maggior parte dei settori della sua vita.
ha difficoltà ad esprimere disaccordo verso gli altri per il timore di perdere supporto o approvazione.
ha difficoltà ad iniziare progetti o a fare cose autonomamente (per mancanza di fiducia nel proprio giudizio o nelle proprie capacità piuttosto che per mancanza di motivazione o di energia).
può giungere a qualsiasi cosa pur di ottenere accudimento e supporto da altri, fino al punto di offrirsi per compiti spiacevoli.
si sente a disagio o indifeso quando è solo per l'esagerato timore di essere incapace di provvedere a se stesso.
quando termina una relazione stretta, ricerca urgentemente un’altra relazione come fonte di accudimento e di supporto.
si preoccupa in modo non realistico di essere lasciato a provvedere a se stesso.
Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità
Un quadro pervasivo di preoccupazione per l’ordine, perfezionismo e controllo mentale e interpersonale, a spese di flessibilità, apertura ed efficienza, che compare entro la prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti, come indicato da quattro (o più) dei seguenti elementi:
è preoccupato per i dettagli, le regole, le liste, l’ordine, l’organizzazione o i programmi, al punto che va perduto lo scopo principale dell’attività.
mostra un perfezionismo che interferisce con il completamento dei compiti (per es., è incapace di completare un progetto perché non risultano soddisfatti i suoi standard oltremodo rigidi).
è eccessivamente dedito al lavoro e alla produttività, fino all’esclusione delle attività di svago e delle amicizie (non giustificata da evidenti necessità economiche).
è eccessivamente coscienzioso, scrupoloso, inflessibile in tema di moralità, etica o valori (non giustificato dall’appartenenza culturale o religiosa).
è incapace di gettare via oggetti consumati o di nessun valore, anche quando non hanno alcun significato affettivo.
è riluttante a delegare compiti o a lavorare con altri, a meno che non si sottomettano esattamente al suo modo di fare le cose.
adotta una modalità di spesa improntata all’avarizia, sia per sé che per gli altri; il denaro è visto come qualcosa da accumulare in vista di catastrofi future.
manifesta rigidità e testardaggine.
Disturbo narcisistico di personalità
Un quadro pervasivo di grandiosità (nella fantasia o nel comportamento), necessità di ammirazione e mancanza di empatia, che inizia entro la prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti, come indicato da cinque (o più) dei seguenti elementi:
ha un senso grandioso di importanza (per es., esagera risultati e talenti, si aspetta di essere considerato superiore senza una adeguata motivazione).
è assorbito da fantasie di successo, potere, fascino, bellezza illimitati, o di amore ideale
crede di essere “speciale” e unico e di dover frequentare solo (o di poter essere capito solo da) altre persone (o istituzioni) speciali o di classe elevata.
richiede eccessiva ammirazione.
ha la sensazione che tutto gli sia dovuto, cioè, l'irragionevole aspettativa di trattamenti di favore o di soddisfazione immediata delle proprie aspettative.
sfruttamento interpersonale, cioè, si approfitta degli altri per i propri scopi.
manca di empatia: è incapace di riconoscere o di identificarsi con i sentimenti e le necessità degli altri.
è spesso invidioso degli altri o crede che gli altri lo invidino.
mostra comportamenti o atteggiamenti arroganti e presuntuosi.
Disturbo istrionico di personalità
Un quadro pervasivo di emotività eccessiva e di ricerca di attenzione, che inizia entro la prima età adulta ed è presente in svariati contesti, come indicato da cinque (o più) dei seguenti elementi:
è a disagio in situazioni nelle quali non è al centro dell’attenzione.
l’interazione con gli altri è spesso caratterizzata da comportamento sessualmente seduttivo o provocante.
manifesta un’espressione delle emozioni rapidamente mutevole e superficiale.
utilizza costantemente l’aspetto fisico per attirare l’attenzione su di sé.
lo stile dell’eloquio è eccessivamente impressionistico e privo di dettagli.
mostra autodrammatizzazione, teatralità, ed espressione esagerata delle emozioni.
è suggestionabile (cioè, facilmente influenzato dagli altri e dalle circostanze).
considera le relazioni più intime di quanto non siano realmente.
Disturbo borderline di personalità
Una quadro pervasivo di instabilità delle relazioni interpersonali, dell’immagine di sé e dell’umore e una marcata impulsività, che inizia entro la prima età adulta e presenti in svariati contesti, come indicato da cinque (o più) dei seguenti elementi:
sforzi disperati di evitare un reale o immaginario abbandono.
un quadro di relazioni interpersonali instabili e intense, caratterizzato dall’alternanza tra gli estremi di iperidealizzazione e svalutazione.
alterazione dell’identità: immagine di sé e percezione di sé marcatamente e persistentemente instabili.
impulsività in almeno due aree che sono potenzialmente dannose per il soggetto (ad es., spese sconsiderate, sesso, abuso di sostanze, guida spericolata, abbuffate).
ricorrenti minacce, gesti, comportamenti suicidari, o comportamento automutilante.
instabilità affettiva dovuta a una marcata reattività dell’umore (per es., episodica intensa disforia, irritabilità o ansia, che di solito durano poche ore e soltanto raramente più di pochi giorni).
sentimenti cronici di vuoto.
rabbia inappropriata e intensa o difficoltà a controllare la rabbia (per es., frequenti accessi di ira, rabbia costante, ricorrenti scontri fisici).
ideazione paranoide transitoria, associata allo stress, o gravi sintomi dissociativi.
Disturbo antisociale di personalità
A. Un quadro pervasivo di inosservanza e di violazione dei diritti degli altri, che si manifesta fin dall´età di 15 anni, come indicato da tre (o più) dei seguenti elementi:
incapacità di conformarsi alle norme sociali per ciò che riguarda il comportamento legale, come indicato dal ripetersi di condotte suscettibili di arresto.
disonestà: mentire ripetutamente, usare falsi nomi o truffare gli altri, per profitto o per piacere personale.
impulsività o incapacità di pianificare.
irritabilità e aggressività, come indicato da ripetuti scontri o aggressioni fisiche.
noncuranza spericolata della sicurezza propria o degli altri.
irresponsabilità abituale, come indicato dalla ripetuta incapacità di sostenere un'attività lavorativa continuativa o di far fronte ad obblighi finanziari.
mancanza di rimorso, come indicato dall´essere indifferenti o dal razionalizzare dopo avere danneggiato, maltrattato o derubato qualcuno.
B. L´individuo ha almeno 18 anni.
C. Presenza di un disturbo della condotta con esordio prima dei 15 anni di età.
Disturbo paranoide di personalità
Diffidenza e sospettosità pervasive nei confronti degli altri (le cui intenzioni vengono interpretate come malevole), che iniziano nella prima età adulta e sono presenti in svariati di contesti, come indicato da quattro (o più) dei seguenti elementi:
sospetta, senza fondamento, di essere sfruttato, danneggiato o ingannato.
dubita senza giustificazione della lealtà o affidabilità di amici o colleghi.
è riluttante a confidarsi con gli altri a causa del timore ingiustificato che le informazioni possano essere usate in modo maligno contro di lui.
legge significati nascosti umilianti o minacciosi in osservazioni o eventi benevoli.
porta costantemente rancore (non perdona gli insulti, le ingiurie o le offese).
percepisce attacchi al proprio ruolo o alla propria reputazione che non sono evidenti agli altri ed è pronto a reagire con rabbia o a contrattaccare.
sospetta in modo ricorrente, senza giustificazione, della fedeltà del coniuge o del partner sessuale.
Disturbo schizotipico di personalità
Un quadro pervasivo di deficit sociali e interpersonali, caratterizzato da disagio acuto e ridotta capacità riguardanti le relazioni affettive, da distorsioni cognitive e percettive ed eccentricità del comportamento, che inizia nella prima età adulta ed è presente in svariati contesti, come indicato da cinque (o più) dei seguenti elementi:
idee di riferimento (attribuisce significati particolari a eventi casuali, ad esempio vi legge segnali rivolti a lui).
credenze strane o pensiero magico che influenzano il comportamento, e sono in contrasto con le norme subculturali (per es., superstizione, credere nella chiaroveggenza, nella telepatia o nel “sesto senso”).
esperienze percettive insolite, incluse illusioni corporee.
pensiero e linguaggio strani (per es., vago, circostanziale, metaforico, iperelaborato o stereotipato).
sospettosità o ideazione paranoide.
affettività inappropriata o limitata.
comportamento o aspetto strani, eccentrici o peculiari.
nessun amico stretto o confidente, eccetto i parenti di primo grado.
eccessiva ansia sociale che non diminuisce con l’aumento della familiarità e tende ad essere associata a preoccupazioni paranoidi piuttosto che a un giudizio negativo di sé.
Disturbo schizoide di personalità
Un quadro pervasivo di distacco dalle relazioni sociali e una gamma ristretta di espressioni emotive in situazioni interpersonali, che inizia nella prima età adulta ed è presente in svariati contesti, come indicato da quattro (o più) dei seguenti elementi:
non desidera né prova piacere nelle relazioni affettive, incluso il far parte di una famiglia.
quasi sempre sceglie attività solitarie.
dimostra poco o nessun interesse di avere esperienze sessuali con un’altra persona.
prova piacere in poche o nessuna attività.
non ha amici stretti o confidenti, eccetto i parenti di primo grado.
sembra indifferente alle lodi o alle critiche degli altri.
mostra freddezza emotiva, distacco o affettività appiattita.
American Psychiatric Association (2014). DSM-5 Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Edizione italiana: M. Biondi (a cura di), Raffaello Cortina Editore